Università degli Studi di Bari
13 L'immagine che il Mezzogiorno, nei secoli dall'XI al XIII, ha proiettato nel mondo coevo. Un'immagine ricostruita grazie alla raccolta e alla valutazione delle testimonianze dei contemporanei (cronisti, viaggiatori, mercanti, pellegrini) che, avendo visitato l'Italia meridionale o avendone ricevuto e raccolto notizie, ne hanno riferito nei loro scritti, esprimendo impressioni o giudizi. L'orizzonte geografico dei «punti di osservazione» è molto ampio: dall'Italia settentrionale, dalle città marinare di Venezia, Genova e Pisa, da Firenze, dallo Stato pontificio, si allarga alla Francia, all'Inghilterra, all'impero bizantino, sino al mondo musulmano del califfato di Baghdad e dell'Africa settentrionale, ed include il mondo ebraico, i cronisti delle Crociate che scrissero sul Mezzogiorno ed i pellegrini che lo visitarono.
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Aldo
Cossu,
Indirizzo di saluto Salvatore Tramontana, Il modello, l’immagine, il progetto politico Giancarlo
Andenna Gherardo
Ortalli, Giovanna
Petti Balbi Marco
Tangheroni Giovanni
Cherubini, Massimo
Miglio, Olivier
Guyotjeannin, Graham
A. Loud, Mario
Gallina,
Il Mezzogiorno
normanno-svevo visto da Bisanzio Valeria
Piacentini, Adalgisa
De Simone, Gabriel
Martinez-Gros, Shlomo
Simonsohn, Jean
Richard, |
A cura di Giosuè Musca, Bari 1999, edizioni Dedalo |
RESOCONTI
Raffaele Iorio, in «Quaderni medievali», 45 (giugno 1998), pp. 275-284.
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