Centro di studi normanno-svevi - Università degli Studi di Bari
Il Centro di Studi Normanno-Svevi, istituito presso l'Università di Bari ed eretto ente morale con D.P.R. 21 maggio 1963, «tende a promuovere e favorire (con carattere strettamente universitario) gli studi sul periodo normanno-svevo, specie per la parte riguardante la Puglia e la Lucania sotto tutti gli aspetti: letterario, storico, giuridico, economico, politico, artistico» (dall'art. I dello Statuto).
«Sono organi del Centro: il
Presidente, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato scientifico. Un Direttore cura e provvede a mantenere i contatti fra gli organi del Centro; coordina i programmi didattici e scientifici; sovrintende alle attività amministrative ed alla gestione ordinaria del Centro, secondo le direttive stabilite dagli organi del Centro» (art. IV dello Statuto).«Il Presidente è il Rettore dell'Università di Bari. Egli rappresenta il Centro, convoca e presiede le adunanze sia del Consiglio di Amministrazione sia del Comitato scientifico stabilendone l'ordine del giorno [...].
è coadiuvato da due Vicepresidenti, uno italiano e uno straniero (eletti tra i componenti del Comitato scientifico), i quali lo sostituiscono a tutti gli effetti in caso di sua assenza» (dall'art. V dello Statuto).«Il Comitato scientifico è costituito dal Rettore Presidente, dai Vicepresidenti, dai
rappresentanti designati dalle Facoltà di Giurisprudenza, Economia e Commercio, Lettere e Filosofia, Magistero, Lingue e Letterature straniere [...]. Esso prende in esame le proposte relative all'attività scientifica, predispone gli adeguati provvedimenti e dà parere su qualsiasi argomento che dal Presidente o dal Consiglio di Amministrazione potrà essere sottoposto al suo esame. I componenti del Comitato scientifico, all'infuori del Rettore Presidente, durano in carica tre anni e possono essere riconfermati». Il Direttore dura in carica cinque anni e può essere riconfermato (dall'art. VI dello Statuto).«Sono considerati soci fondatori dell'ente quanti (persone fisiche e giuridiche) abbiano concorso alla istituzione del Centro mediante la concessione di un contributo [...]. Sono considerati soci sostenitori dell'ente quanti (persone fisiche e giuridiche) concorrano al mantenimento del Centro mediante la concessione di un contributo...» (dall'art. III dello Statuto). Tra i soci fondatori: il Comune e la Provincia di Bari. Fanno parte del Consiglio di Amministrazione l'assessore alla Cultura della Regione Puglia o un suo delegato, e i direttori dei vari settori del Ministero dei Beni Culturali.
Il Centro organizza ogni due anni, dall'ottobre 1973, un Convegno internazionale, le
«giornate normanno-sveve», su nodi storiografici e temi di rilievo relativi al Mezzogiorno dei secoli XI-XIII.Per realizzare il suo programma di promozione di studi e ricerche sull'età normanna e sveva, il Centro istituisce borse di studio destinate a giovani studiosi, sia per favorirne la
partecipazione alle «giornate», sia (a carattere pluriennale) per consentirne la formazione e l'attività di ricerca. Sono stati borsisti del Centro: Luigi Bressan, Pasquale Cordasco, Consiglia De Venere, Antonio D'Itollo, E. Huchel, Caterina Lavarra, Emilia Ventola.
Per favorire i contatti, il confronto e la collaborazione tra studiosi e ricercatori di formazione e aree diverse, il Centro sta realizzando particolari convenzioni con enti e istituti di ricerca italiani ed europei, con l'obiettivo di incoraggiare una dimensione sempre più internazionale dell'attività di ricerca. Una convenzione triennale è stata stipulata nell'ottobre 2005 con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari; una convenzione è in corso di stipula con la Camera di Commercio Italo-Orientale di Bari.
Allo stesso tempo il Centro intende promuovere una efficace e costante trasmissione dei risultati della ricerca scientifica (di cui gli Atti delle «giornate» costituiscono un patrimonio prezioso), sia pubblicando una «collana» di volumi, sia con seminari e conferenze rivolte anche ai non specialisti.
Il Centro si propone inoltre di istituire forme stabili di confronto anche con gli operatori della didattica e del mondo della scuola. A tal fine nel corso degli anni accademici 2005-08 il Centro ha organizzato stages sulla storia del Mezzogiorno medievale, ed in particolare sulle fonti dell'età normanna e sveva, incentrato sui risultati delle precedenti «giornate normanno-sveve».